Dopo l’incendio ci sono state le “acque di marzo”, cantate da Tom Jobim, che ha creato la storia della follia nel 2011. Il tempo può non essere il padrone della ragione, ma influenza abbastanza i risultati delle sfilate!

La São Clemente ha aperto il Gruppo Speciale dichiarando il suo amore per Rio in lingua carioca. Uno dei carri formava un mondo di ombrelli con le immagini turistiche della città, di quelle vendute per la strada dagli ambulanti.  Queste sono state distribuite per facilitare la vita al popolo della tribuna!

L’imperatrice  Leopoldinense parlava della salute e del DNA della samba, ma non ha sollevato il viale.  Anche Portela che passava presentando una delle molte batterie vestite da militari. La marina è stata omaggiata dal Beija Flor. La Unidos da Tijuca (Bope) e Mangueira (esercito) hanno seguito l’influenza delle Unidades Pacificadoras, le UPPs, nella moda e nella quotidianità delle comunità. La Mocidade, con i suoi satiri e la Porto da Pedra e i fantasmi della Maria Clara Machado, hanno dato ali alla fantasia.

C’erano ali do Ratti e Avvoltoi di Joãozinho Trinta in almeno due scuole. Una di queste nella São Clemente. Perlomeno erano proiezioni del nostro immaginario carnevalesco. Chato ad esempio aveva ali e carri di Avatars. Nella Unidos da Tijuca, che raccontava delle anime in pena e film di paura, anche nella Salgueiro. Solo il carnevale può fare di un Avatar uno spavento (oltre ad essere molto strano) carioca!

Arriviamo così alla Paulo Barros e alle sue fantasie internazionali. Harry Potter, Indiana Jones, gli Acchiappa Fantasmi e Transformers sono diventati con Tijuca  un cliché. La domanda resta se sono stati autorizzati dagli studios americani o no. Ben fatto, ma un po’ semplice. Sfilavano negli anni scorsi Batman, Michel Jacson e altri supereroi, ricordi? Il migliore fu la Porto da Pedra e i bambini di  Maria Clara Machado, prodotti brasiliani doc.

E che ci faceva King Kong nella trama Rio nel Cinema, della Salgueiro? Per questa domanda abbiamo una risposta: per abbracciare l’armonia della scuola e far perdere punti importanti. Il carro del gorilla si incastrò all’entrata del Sapucaì, drammatico.

Questa trama non è cominciata nel giorno della sfilata. Delle scuole danneggiate dall’incendio della Città del Samba la União da Ilha do Governador, sfila sostenendo la teoria di Darwin, che la vita è un mistero da trascorrere in libertà, leggerezza e felicità. Al contrario della Portela, che non è riuscita a superare la crisi con la presenza di portelanensi illustri come Paulinho da Viola, nè con la festa per Ronaldinho. Entrò acqua nell’attraversamento della blu e bianca.

La stessa acque che si è vista e sentita col diluvio sul calderone di fuoco nel magazzino. Ha piovuto forte dall’inizio alla fine della sfilata, annacquando la solidarietà prestata dalla Duque de Caxias.

La trama della Mocidade ha seminato la follia per il Sapucaí, parlando delle feste antiche del calendrio agricole e tra quelle anche del carnevale. Da ottobre fotografo il suo magazzino e capisco cosa vuo, dire vedere una scuola amorevole, che ha sempre un atteggiamento caloroso e affettuoso. 

Immagino il calore di questi sentimenti quando si parla della propria storia, come la Mangueira e la Nelson Cavaquinho, esaltata dalla batteria e una favela, premiata conl’Estandarte de Ouro, dalla Comissão de Frente.

La Vila Isabel ha raccontato la storia dei capelli con una bella samba guidata dalla batteria del maestro Attila, e dalla presenza di molti parrucche e di Gisele Bündchen.

Le gradinate accolgono con rose rosse re Roberto Carlos e il suo milione di amici, trama del Beija Flor. Sono tutte le emozioni.

Infine, un consiglio al sindaco di Rio de Janeiro. Che faccia pace con San Pietro per evitare carnevali piovosi come questo 2011. Né i locali né i turisti meritano tanta acqua!

ILUSTRADO TER A A S BADO     NOVEMBRO  2009

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