La traiettoria della squadra di calcio che diventa un club della samba che si dirige seguendo il ritmo verso il centro mostra il destino di queste persone. Il destino di essere grande nel carnevale. Il quartiere di Padre Miguel non era conosciuto prima della Mocidade Independente, nome che sembra significare tutto ciò che è libertà.
Hanno trasformato i laboratori dell’arte e sperimentato novità per mano dei loro magici artisti, hanno portato con le loro novità e originalità un valore aggiunto nella storia del carnevale. L’unica scuola di samba che è arrivata ai massimi livelli, senza mai scendere, in 50 anni. Con qualche oscillazione, a dire il vero. Ma sulla scia dei momenti indimenticabili è diventata un’istituzione, modificando concetti, inserendo novità, aprendo la strada al futuro.
Viva la Mocidade! Dalla linea ferroviaria e dalla vecchia stazione, dal grande sorriso di Tia Nilda con la sua “feijoada” in legno, dal piccolo a piedi scalzi che suona il “cavaco”, dalla parata degli strumenti che paralizzano i battiti del cuore. “Sono la Mocidade, sono indipendente, vado in qualunque luogo…”
Fábio Fabato Giornalista, cronista e scrittore, autore di As três irmãs: como um trio de penetras “arrombou a festa”